L’intricata vicenda progettuale e costruttiva legata ai nove anni di durata del cantiere che ha dato vita alla più grande opera privata con destinazione ludica e per il tempo libero, quale è lo Sferisterio, sarà ricostruita domani pomeriggio, venerdì 30 ottobre, alle ore 17, nel corso di un convegno organizzato dal Comune e trasmesso in streaming nella web tv comunale (www.webtv.comune.macerata.it) e in diretta, dalla Gran sala Piero Cesanelli, sul canale 89 del digitale terrestre EmmeTv.
Sferisterio200 gli anni della grande fabbrica. Ottobre 1820 Ottobre 1829 è il titolo dell’iniziativa voluta fortemente dall’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi che si avvale del patrocinio dell’associazione Amici del Buonaccorsi, della Società civile dello Sferisterio Eredi dei Cento consorti, del Centro studi storici maceratesi, dell’Archivio di Stato e dell’Ordine degli Architetti. E’ stata promossa per ricordare i 200 anni dalla posa in opera della prima pietra dell’Arena maceratese (1820-2020) ma anche per sottolineare le numerose similitudini che accomunano il tempo attuale a quel periodo.
Un cantiere avviato in tempi difficili
L’avvio del cantiere coincise con una grande crisi pandemica dovuta alla diffusione del tifo petecchiale che colpì Macerata e lo Stato pontificio causando migliaia di vittime e avvenne in presenza di una gravissima carestia conseguente alla crisi economica e sociale che si era venuta a creare. Un periodo particolarmente sofferto anche dal punto di vista socio politico dovuto ai primi moti risorgimentali iniziati con i noti eventi del 1817.
Ma Macerata riuscì a risorgere anche grazie all’impegno di privati che, in collaborazione con il Comune che mise a disposizione la superficie, riuscirono a realizzare il più grande monumento europeo nel suo genere.
Il programma
Il convegno, che con le disposizioni di contenimento del Covid sarà ripreso in diretta dall’emittente EmmeTv e trasmesso in streaming nel sito del Comune inizierà alle ore 17 con il saluto del sindaco Sandro Parcaroli per proseguire con la presentazione a cura dell’assessore alla Cultura Katuscia Cassetta. Dopo un breve video introduttivo di Luigi Ricci si entrerà nel vivo del tema con la relazione dettagliata dell’assessore Silvano Iommi. In conclusione, un breve intervento del professor Alberto Meriggi dal titolo “Il gioco del pallone col bracciale. Rapporto tra due grandi dell’800 marchigiano Giacomo Leopardi e Carlo Didimi”. (sb)