Teatro Lauro Rossi
Indirizzo:
Piazza della Libertà – 62100 – Macerata
Coordinate GPS: 43.300065, 13.453520
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Storia
Realizzato su progetto di Antonio Galli detto il Bibbiena, in parte rivisto da Cosimo Morelli, il teatro Lauro Rossi viene costruito a partire dal 1765 su iniziativa di quarantasei maceratesi chiamati Nobili Condomini. Già nel 1492 l’interesse per le rappresentazioni teatrali induce la pubblica amministrazione a riservare una “Sala della Commedia” nell’allora nuova sede del palazzo comunale (annesso all’adiacente casa De Benedectis) e, in seguito, nel 1663 si costruisce velocemente un primo teatro realizzato dagli architetti e scenografi Cornelio Felici e Giulio Lazzarini sul progetto ispirato ai teatri veneziani dell’architetto Gianbattista Franceschini. Subito si presenta la necessità di un ampliamento e la ristrutturazione viene curata da Giacomo Torelli, architetto del re di Francia. La partecipazione del pubblico è sempre più forte, tanto che, attraverso numerosi successivi ampliamenti, si arriva alla costruzione del nuovo edificio del 1765.
La tipologia della sala teatrale adottata dal Bibbiena è caratterizzata “dai palchetti che seguono il profilo lievemente flesso della pianta a campana; dagli archi dei palchi ribassati; dalle logge inserite tra i pilastri architravati e con mensole a voluta; dalle balaustre a piastrini; dalla connessione tra la cavea e il boccascena per mezzo di raccordi; dai tipici pennacchi che collegano l’ultimo ordine di palchi al soffitto. Il tutto fino al punto di trattare la parete della sala come la corte di un palazzo, con i palchi a balconcino che conferiscono all’ambiente la sua connotazione inconfondibile”. Il progetto è parzialmente riletto dall’architetto Cosimo Morelli, sostenuto dai Nobili Condomini e protetto del futuro papa Pio VI, che lo porta a termine nel 1772 con quattro ordini di palchi e la caratteristica pianta “a campana”. L’inaugurazione è del 1774 con l’opera Olimpiade di Pasquale Anfossi. Con l’andare degli anni si fanno sempre maggiori le necessità sceniche e quindi l’occorrenza di lavori di ristrutturazione. Un primo parziale restauro, concluso intorno alla metà del XIX secolo da Agostino Benedettelli, prevede la riduzione del quarto ordine di palchi in loggione e un intervento sulle pareti pittoriche; quindi si vagliano diversi progetti in attesa di reperire fondi finché, nel 1867, si decide di attuare un intervento radicale.
I lavori vengono affidati a Luigi Samoggia e Mario Monti e, tra le altre cose, prevedono l’inclinazione del pavimento della platea per questioni di visibilità ed acustica, l’eliminazione del palco centrale e l’ampliamento del palcoscenico con l’aggiunta di qualche fila di panche.Per poter finanziare i restauri la società dei Condomini si scioglie e il teatro viene venduto al comune. I lavori hanno termine nel 1871 e nel 1884 il teatro viene dedicato al compositore e direttore d’orchestra maceratese Lauro Rossi (1810-1885). Tra 1984 e 1989 il teatro affronta nuovamente un restauro restituivo del progetto originario, col ripristino degli stucchi policromi settecenteschi, la revisione delle decorazioni del Samoggia sulla volta della platea e con l’utilizzo di materiali il più possibile simili a quelli originali.
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